Approccio nutrizionale sulla malattia di Crohn: Review sulle ultime evidenze e le future indicazioni
(Sigall Boneh et al, Inflammatory Bowel Diseases, 2023)
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1. Introduzione
Negli ultimi anni la terapia nutrizionale è sempre più riconosciuta nella gestione della malattia di Crohn. Studi randomizzati e controllati hanno dimostrato come la EEN (Nutrizione Enterale Esclusiva), la PEN (Nutrizione Enterale Parziale) e la più recente dieta CDED (Crohn’s Disease Exclusion Diet) possono indurre l’induzione della remissione e il mantenimento nei bambini e negli adulti.
La prima pubblicazione di uno studio randomizzato sulla dieta CDED è stata nel 2019 (pubblicazione su Gastroenterology). Dopo questa pubblicazione, altri clinici hanno voluto raccogliere nuove evidenze su questa dieta che basa la sua efficacia scientifica sulla esclusione degli alimenti pro-infiammatori.
Per fare chiarezza sulla fondatezza di questa dieta e per quale paziente è maggiormente indicata, un panel di esperti a livello internazionale si sono riuniti a Tel Aviv ed hanno collaborato per la realizzazione di un documento condiviso che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Infiammatory Bowel Disease 2023.
2. Obiettivo della pubblicazione
In questo documento i 12 autori, fra cui gastroenterologi dell’adulto, pediatri gastroenterologi e dietiste che si occupano di IBD, hanno definito il valore scientifico della dieta CDED a partire dall’ineccepibile dato di efficacia clinica e laboratoristica. Si sono chiesti quando proporre e la dieta CDED e a quale paziente in considerazione del fatto che nel tempo la dieta è stata utilizzata anche nel paziente adulto.
3. A quali pazienti proporre la dieta CDED?
I Candidati "ideali" per CDED sono:
- Pazienti pediatrici e pazienti adulti con malattia lieve o moderata.
- Nella malattia di grado severo i dati della letteratura sono più scarsi e aneddotici. Per questo motivo la dieta CDED, in questi ultimi casi, può essere vantaggiosa come terapia di supporto o rescue therapy in aggiunta alla terapia farmacologica.
- Pazienti che sono candidabili all’intervento chirurgico.
- Il paziente non-responder, da sempre di difficile gestione, può beneficiare della dieta CDED che rappresenta una opzione terapeutica di add-on al farmaco come documentato con uno studio presentato al congresso ECCO 2024 dal gruppo di lavoro del Prof. Lionetti.
4. Criteri di esclusione della Dieta CDED
Nonostante la dieta CDED sia un valore aggiunto in molti pazienti con malattia di Crohn esistono dei criteri di esclusione che sono:
- a febbre> 38,5°C, le ostruzioni intestinali, gli ascessi intraddominali e le infezioni opportunistiche.
Nel pazienti con evidenti segni di stenosi può essere utilizzata la nutrizione enterale esclusiva (EEN) prima di prendere in considerazione la dieta CDED.
Nei pazienti con disturbi del comportamento alimentare va valutato, da un team multidisciplinare, l’appropriatezza della dieta CDED tenendo presente che, per questa tipologia di paziente, qualsiasi dieta va concordata e occorre assicurarsi che il paziente non sottostimi l’apporto calorico e proteico necessario a un buono stato nutrizionale.
5. Conclusioni
In questo primo incontro di esperti è stato ribadito il ruolo della dietista nel supportare il medico e il paziente nella buona riuscita della dieto-terapia.
Il panel di esperti si riuniranno nuovamente in Settembre 2024 a Firenze e aspettiamo una nuova pubblicazione con nuove evidenze scientifiche.
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